
Con l’introduzione del Decreto Salva Casa (Decreto Legge 30 aprile 2024, n. 36), sono state apportate importanti modifiche alle normative edilizie e urbanistiche italiane, con l’obiettivo di semplificare le procedure e permettere una maggiore flessibilità nella progettazione e nella riqualificazione degli edifici. Tra le principali novità introdotte, vi è una revisione delle dimensioni minime degli immobili, delle altezza degli ambienti e delle modalità per rendere agibile un immobile, anche in caso di superfici ridotte come quella di un monolocale di 20 m².
Dimensioni Minime degli Immobili: Cosa Cambia con il Decreto Salva Casa
Il Decreto Salva Casa ha avuto un impatto significativo sui requisiti minimi relativi agli immobili residenziali e non solo. In particolare, ha introdotto più flessibilità per quanto riguarda la superficie e l’altezza degli spazi abitabili. Le normative relative alle dimensioni minime degli immobili sono state aggiornate per rispondere alle esigenze di una crescente densità urbana e alla necessità di riqualificazione degli spazi.
1. Superficie Minima per un’Abitazione
Le superfici minime di un’abitazione sono state definite tenendo conto delle necessità di abitabilità, comfort e sicurezza degli utenti. Sebbene la normativa preveda una superficie minima di 28 m² per le unità residenziali in alcune zone, il Decreto Salva Casa ha permesso l’adozione di spazi più piccoli, in particolare per monolocali o appartamenti destinati a singole persone o a piccole abitazioni.
- Superficie minima per 1 persona: È possibile avere un’unità abitativa di 20 m² per una persona, a condizione che vengano rispettati i requisiti di abitabilità e comfort. Sebbene non sia la superficie ideale per garantire il massimo livello di confort, il decreto ha permesso che monolocali con dimensioni ridotte possano essere resi agibili senza la necessità di ristrutturazioni estensive.
- Superficie minima per 2 persone: Per un’abitazione destinata a due persone, la superficie minima di 28 m² è più frequentemente applicata. In alcuni casi, tuttavia, con specifiche modifiche e opere di adattamento, è possibile realizzare un’abitazione di 20-25 m² per due persone, ma le normative locali e i regolamenti comunali dovranno sempre essere rispettati.
2. Altezza Minima degli Ambienti
Il Decreto Salva Casa ha introdotto una maggiore flessibilità sulle altezze minime degli ambienti, consentendo interventi di recupero per immobili che presentano altezze inferiori a quelle tradizionalmente richieste.
- Altezza minima degli ambienti: È stato confermato che gli ambienti abitativi devono avere un’altezza minima di 2,70 metri. Tuttavia, il decreto ha reso possibile una riduzione di questa altezza per alcuni spazi, come i sottotetti, dove l’altezza minima può essere ridotta a 2,40 metri, purché venga garantito il comfort abitativo e la ventilazione.
- Sottotetti e soffitti inclinati: Per i sottotetti o le mansarde, l’altezza minima può scendere fino a 1,80 metri sulla parte più bassa, con la parte più alta che deve comunque rispettare 2,40 metri. Questo ha consentito il recupero di spazi inutilizzati in edifici esistenti, ampliando le possibilità di riqualificazione.
Quando È Possibile Rendere Agibile un Immobile di 20 m²?
Un immobile di 20 m² può essere residenza o ufficio, ma per essere reso agibile deve rispettare le normative di abitabilità e sicurezza previste dalla legge, specialmente per quanto riguarda la salubrità degli ambienti, la ventilazione e l’illuminazione naturale.
Interventi necessari per rendere agibile un immobile di 20 m²:
- Adeguamento degli impianti: L’immobile deve disporre di impianti adeguati per garantire sicurezza e comfort. In particolare, è necessario che gli impianti elettrici, idraulici e di riscaldamento siano a norma e funzionanti.
- Accessibilità e funzionalità: Un immobile di 20 m² deve avere un’adeguata distribuzione degli spazi per garantire il comfort abitativo. L’integrazione di cucina, bagno e zona giorno deve essere progettata in modo razionale per sfruttare al meglio lo spazio disponibile.
- Ventilazione e illuminazione naturale: È essenziale che l’immobile disponga di finestre adeguate per garantire ventilazione naturale e illuminazione. La presenza di bagno finestrato è un requisito che non può essere trascurato.
- Superficie minima delle stanze: Le stanze, come la camera da letto, devono rispettare la superficie minima di 9 m², mentre la cucina e il bagno possono essere più piccoli, ma sempre con le dimensioni minime previste dalla normativa per garantire la funzionalità.
- Permesso di costruire o comunicazione di inizio lavori: In caso di interventi che riguardano modifiche strutturali o la trasformazione di un immobile, potrebbe essere necessario richiedere un permesso di costruire o presentare una comunicazione di inizio lavori (CIL), a seconda delle caratteristiche dell’intervento.
Conclusioni
Il Decreto Salva Casa ha introdotto un importante ammodernamento delle normative edilizie, permettendo una maggiore flessibilità per la creazione e la ristrutturazione di abitazioni di piccole dimensioni. Immobili di 20 m² possono essere realizzati o resi agibili, a condizione che vengano rispettati i requisiti di abitabilità, sicurezza e comfort. Il decreto ha anche introdotto la possibilità di ristrutturare spazi più piccoli, anche nelle zone storiche o in contesti urbanistici complessi, favorendo la riqualificazione edilizia e l’ottimizzazione degli spazi.
Se stai pensando di ristrutturare un piccolo immobile o se hai un progetto di riqualificazione, il Decreto Salva Casa offre numerose opportunità per facilitare il processo, rendendo più facile e veloce l’adattamento degli spazi alle normative odierne.
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